Chiarire gli aspetti del piano di riorganizzazione territoriale e ospedaliera nell’Appennino bolognese al fine di un’equa distribuzione di servizi e personale. E’ questo il tema centrale dell’interrogazione presentata alla Giunta regionale da Galeazzo Bignami (Fi).
Il piano, proposto dell’Ausl di Bologna e approvato dal Comitato di Distretto, prevederebbe una differenziazione nei servizi erogati degli ospedali Costa, di Porretta Terme (comune di Alto Reno Terme), e di Vergato.
“L’assetto organizzativo ospedaliero di Vergato e Porretta dovrebbe svilupparsi secondo le seguenti impostazioni: Vergato fornirà servizi di medicina interna, chirurgia ambulatoriale e terapie riabilitative mentre Porretta manterrà le attuali funzioni e svilupperà le attività chirurgiche di maggiore complessità a garanzia della sicurezza dei cittadini” spiega Bignami. Di conseguenza – si legge nell’atto ispettivo – il piano dovrebbe prevedere la separazione del reparto di ortopedia dell’ospedale di Vergato, destinando alcune tipologie di interventi all’ospedale Costa di Porretta . Su questo aspetto, il consigliere chiede alla Giunta se, nel caso si proceda alla scissione, “verrà posto in essere l’aumento del personale medico in entrambi i settori: ambulatoriale e di medicina interna per Vergato e chirurgico per Porretta”, evidenziando anche la necessità di un potenziamento dei mezzi di trasporto tra i due nosocomi “soprattutto pulmini per agevolare nel trasferimento i pazienti in condizioni post-intervento”. Per questo il consigliere domanda anche se siano stati considerati i possibili disagi per i residenti e se “gli organi competenti abbiano valutato il fabbisogno di personale e di attrezzature mediche nel progetto in questione”.
Bignami, inoltre, si rivolge all’esecutivo regionale per sapere “se intenda relazionare in merito a quali reparti e specializzazioni sanitarie nei singoli ospedali dell’Appennino bolognese saranno oggetto, oltre l’ortopedia di Vergato qui citata, della riorganizzazione territoriale e ospedaliera”. Il capogruppo, inoltre, chiede anche “se non ritenga che i 630mila euro autorizzati dall’Ausl per ultimare il piano di ampliamento della ‘Casa della Salute di Vergato’ dovrebbero essere più opportunamente impegnati per ultimare le sale operatorie del nuovo ospedale di Vergato e adeguare con interventi antisismici le vecchie sale”.
Il forzista, infine, domanda “se nell’ospedale di Vergato resterà la microchirurgia oppure sarà dislocata a Porretta e, in caso affermativo, quanto personale sarà impegnato per fornire un servizio efficiente e adeguato”.
(Giacomo Barducci)