COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Bologna. Denunciati “innumerevoli casi di mancato riposo”, Marchetti (Ln): superare criticità

Elusa la norma che ripristina il diritto al riposo per il personale sanitario?

Nonostante l’entrata in vigore, dal 25 novembre 2015, della legge 161/2014 (“Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013-bis”), che ha “ripristinato il diritto al riposo per il personale sanitario”, da “varie strutture delle Ausl di Bologna e Imola” arrivano “molte segnalazioni che configurano una situazione di criticità e di innumerevoli casi di ‘mancato riposo’”.  

Ne dà notizia Daniele Marchetti (Lega nord) in un’interrogazione, dove chiarisce che l’applicazione di questa norma “è monitorata a livello regionale”, che “le segnalazioni sono accompagnate da dati ufficiali” e che, “per quanto riguarda il riposo giornaliero, la misura considerata ‘minima’ dalla Comunità europea è quella di 11 ore consecutive nell’arco di 24 ore, partendo dall’inizio dell’attività, mentre il tempo di lavoro massimo settimanale è individuato in 48 ore, comprendendo oltre all’orario contrattuale anche le eventuali ore di lavoro straordinario, che in ogni caso non possono essere imposte al lavoratore”.

Il consigliere chiede quindi alla Giunta regionale se consideri superate le criticità denunciate o, in caso contrario, come e in quanto tempo ritenga di poterle superare e vuole sapere come si intenda procedere nei confronti dei dirigenti e delle strutture che non hanno dato seguito alla normativa vigente e in quale modo si pensi di risarcire i dipendenti che hanno accumulato “mancati riposo” nell’arco dell’anno.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

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