Fare chiarezza sulla localizzazione dei defibrillatori (DAE) sul territorio di Casalfiumanese (Bologna), chiarendo anche a chi competa l’aggiornamento e la verifica delle informazioni presenti sull’applicazione DAE RespondER.
È quanto chiede Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, con una interrogazione rivolta alla giunta. La consigliera parte dall’episodio verificatosi a Casalfiumanese lo scorso 30 dicembre, quando una persona anziana è stata colpita da infarto. “Un cittadino residente nelle immediate vicinanze, formato per il primo soccorso, è stato avvisato dell’accaduto tramite l’applicazione DAE RespondER alla quale era iscritto – spiega Evangelisti -. Contattato dal 118, al cittadino è stato indicato anche il defibrillatore più vicino, segnalato in piazza Cavalli 15. Giunto sul posto, però, il cittadino ha constatato che il defibrillatore non era presente all’esterno. Alcuni passanti hanno suggerito che potesse trovarsi nella vicina bocciofila, ma anche lì non è stato trovato”. Il cittadino volontario, infine, “si è recato direttamente a casa della persona colpita da infarto praticando il massaggio cardiaco, in attesa dei soccorsi”.
Sulla vicenda, ricorda Evangelisti nell’atto ispettivo, “è intervenuto il sindaco di Casalfiumanese, Beatrice Poli, affermando che la gestione e l’aggiornamento dell’applicazione DAE RespondER, così come la mappatura dei dispositivi, fa parte di un progetto regionale di costituzione del registro unico del DAE”.
Da qui l’interrogazione alla giunta per sapere a chi competa l’aggiornamento delle informazioni presenti nell’applicazione, ma anche per conoscere quanti siano i cittadini iscritti alla stessa. Oltre a chiedere lumi sulla effettiva presenza dei defibrillatori sul territorio di Casalfiumanese e sulla loro localizzazione, Evangelisti chiede anche “se si intenda prevedere l’installazione dei defibrillatori solo in luoghi esterni e accessibili, considerata l’esistenza dell’applicazione e la disponibilità che i cittadini formati per il primo soccorso hanno dato per poter prestare soccorso in caso di arresto cardiaco”.
(Brigida Miranda)