COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Bologna. Evangelisti (FdI): “Fare chiarezza su delibera dell’Ausl riguardante l’attività dei Cau”

La consigliera ha presentato un’interrogazione per chiedere un approfondimento sulle indicazioni riguardanti ruoli e funzioni dei medici in servizio nei Centri di assistenza e urgenza

La giunta faccia chiarezza sulla delibera adottata il 26 novembre dall’Ausl di Bologna nella quale vengono indicati i ruoli, i compiti, le funzioni e le relative retribuzioni dei medici in servizio presso i Cau (Centri di assistenza urgenza). A chiederlo è Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) che invita inoltre ad aprire un dialogo con le organizzazioni sindacali in quanto “le stesse lamentano il fatto che la delibera è stata assunta in maniera unilaterale dall’Azienda Usl di Bologna, nonostante in essa sia precisato ‘le parti concordano’”.

Entrando nel dettaglio, la consigliera evidenzia come “l’Azienda abbia predisposto un calendario mensile di reperibilità, per garantire le sostituzioni dovute ad assenza del medico di turno; per i turni di reperibilità è previsto un compenso forfettario al netto degli oneri previdenziali a carico dell’azienda di 50 euro per turni di 12 ore e di 25 euro per turni di 6 ore; la retribuzione, al netto degli oneri previdenziali e fiscali a carico dell’Azienda, è fissata in 42 euro l’ora, sia per i turni attivi ai Cau sia per l’attività oraria di formazione propedeutica all’inserimento nei turni assistenziali Cau”.

“Inoltre -aggiunge Evangelisti- la delibera prevede la figura del referente Cau, individuato tra coloro che svolgono attività medica, al quale è demandata la gestione della struttura. Fra i principali compiti del referente, rientrano la collaborazione con il direttore del dipartimento Cure primarie per gli aspetti tecnico/organizzativi relativi alle attività del Cau, la predisposizione dei turni di attività e reperibilità di servizio. Per lo svolgimento di tutte le funzioni del referente viene riconosciuto un importo mensile forfettario omnicomprensivo di 350 euro”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere approfondimenti sul caso da parte dell’esecutivo.

(Lucia Paci)

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