Trovare una soluzione per i disabili che si recano al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bologna.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “mi è pervenuta una segnalazione al Consigliere interrogante da parte di una signora disabile, relativa alla recente esperienza avuta presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi, di seguito sintetizzata: gli operatori dell’ambulanza hanno prelevato la signora presso la propria abitazione per condurla al PS ma senza trasportare la carrozzina, non essendo gli operatori autorizzati a tale scopo. La signora arrivata al PS alle ore 18:00 circa, le è stato assegnato il codice verde cui è corrisposto un tempo complessivo di attesa – tra completamento della prestazione sanitaria e rientro a domicilio – pari a circa 5/6 ore, stante che la signora è tornata a casa verso mezzanotte e per il ritorno a domicilio è stato necessario attendere un’ambulanza libera che trasportasse la signora all’interno della propria casa, dove era rimasta la carrozzina; i tempi di attesa si sono rivelati consistenti al pari dei costi di trasporto, quantificati in 80 euro”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se esistano ambulanze pubbliche che effettuano servizio di trasporto disabili gratuitamente e se siano previste delle convenzioni con le strutture che forniscono il servizio di ambulanza privata, quantomeno in caso di utenti disabili”.
Evangelisti vuole inoltre sapere “se siano previste delle forme di rimborso a sostegno dei costi sostenuti dal disabile per casi analoghi a quello menzionato e se esistano progetti di assistenza disabili cui fare riferimento e se siano adeguatamente pubblicizzati”.
(Luca Molinari)