Il Centro “Il BeNe”, inserito all’interno del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda Usl di Bologna, presso l’Unità Operativa Complessa (U.O.C.) di Neurologia dell’Ospedale Bellaria di Bologna, resti aperto e rimanga al centro dei Programmi di presa in carico di riferimento per le varie patologie trattate, nella loro attuazione ed eventuali revisioni; scongiurando il rischio di dispersione dei 1200 pazienti attualmente seguiti da parte del Dottor Salvi presso varie unità operative.
Disco verde dell’Assemblea legislativa a un’interrogazione della Lega, sottoscritta da Fdi, emendata dal Pd e condivisa da tutte le forze politiche presenti in viale Aldo Moro.
“L’assessore Donini deve intervenire, non si può dire che non è di diretta competenza della Regione, bisogna dare risposta ai bisogni delle persone, parliamo di circa 2000 persone”, spiega Daniele Marchetti (Lega).
Netta anche Marta Evangelisti (Fdi): “Da tempo avevamo presentato atti ispettivi a tutela del Centro Il BeNe, ora si tratta di trovare una soluzione a un problema serio e la Regione deve farlo”.
“Tutti i gruppi hanno a cuore il tema e rileviamo positivamente che l’assessore Donini ha preso a cuore il problema e si è già attivato con la convocazione di un tavolo di confronto”, spiega Francesca Marchetti (Pd).
Dal canto suo Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) ha confermato l’impegno dei grillini a difesa del centro Il Bene: “Purtroppo in questi anni non si è lavorato per garantire la continuità del servizio, ci troviamo in questa situazione perché chi doveva trovare una soluzione non lo ha fatto”.
“Stiamo parlando di un luogo di eccellenza che non va perso, ho apprezzato che l’assessore Donini abbia già convocato un incontro per risolvere il problema”, spiega Silvia Zamboni (Europa Verde).
(Luca Molinari)