“Il Direttore sanitario dell’Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR)” di Bologna “intende dare continuità all’ambulatorio di chirurgia della mano, cambiandogli la denominazione, affiancando all’attuale contrattista specializzato un professionista ortopedico per un mese. Le competenze medico/chirurgiche nell’ambito della chirurgia della mano non possono essere acquisite in 4 giornate di affiancamento (l’ambulatorio è attivo solo il venerdì) e per il trattamento della malattia di Depuytren con la collagenasi (procedura ambulatoriale svolta su circa 50 pazienti) è necessario essere in possesso di specifica abilitazione”. Lo scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere se la Regione ritiene che la formazione medica in chirurgia della mano possa appunto essere acquisita in 4 sedute ambulatoriali, “da parte di medici ortopedici che non hanno mai trattato la chirurgia della mano e che, per quanto riportato nei loro curriculum, non possiedono i titoli/competenze per farlo”.
Il consigliere chiede anche di sapere “se detto comportamento non possa compromettere la qualità delle prestazioni erogate ai pazienti” e quali provvedimenti intenda adottare la Giunta “in merito e nei confronti di coloro che hanno provveduto ad emanare questa disposizione”.
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