COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Bologna. La Lega: tutelare i diritti dei lavoratori dell’Ospedale Rizzoli

Si chiede di fare chiarezza sull’orario di lavoro in modo da garantire al personale le 36 ore settimanali di lavoro

Fare chiarezza sulla gestione dell’orario di lavoro all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna in modo da garantire ai lavoratori le 36 ore settimanali di lavoro.

A chiederlo è un’interrogazione della Lega che ricorda come “all’istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna in alcuni settori viene adottato un modello di turnistica che non garantisce ai lavoratori le 36 ore settimanali di lavoro e che dispone in forma periodica per quest’ultimi dei rientri in servizio nei giorni di riposo per sopperire a saldo di tale mancanza”.

Per il Carroccio questa gestione “genera per gli operatori un mancato assolvimento dell’orario ordinario contrattualmente disposto, nei casi invece con il rientro nelle giornate di riposo (chiamato rientro a budget) a saldo, disposto come fattore ordinario di programmazione del lavoro sulla turnistica, viene generato un esubero di ore lavorate che a posteriori vengono pagate come lavoro straordinario”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “per quale motivo la turnistica dello IOR non consente ai lavoratori l’assolvimento delle 36 ore settimanali come previsto dal CCNL di riferimento e come mai il lavoro straordinario generato in modo anomalo viene effettuato come fattore ordinario di programmazione del lavoro”.

La Lega chiede inoltre “se tale lavoro straordinario generato dal cosiddetto rientro a budget è preventivamente autorizzato
come previsto dal CCNL riferimento per casi eccezionali e se tale rientro sul riposo da parte dei lavoratori possa generare situazioni di stress – burnout e mettere a rischio la salute dei lavoratori”.

Tra le altre richieste di spiegazione c’è anche quella di sapere “se questa gestione serve per coprire eventuali carenze di organico e se tale gestione della turnistica da parte del Direttore del SAITeR generi per l’ente un esborso economico anomalo tale da prefigurare un potenziale danno erariale”.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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