L’eventuale soppressione delle automediche attualmente operative sul territorio metropolitano di Bologna quali ricadute avrebbe per i cittadini? Lo chiede la Lega con un’interrogazione a prima firma Daniele Marchetti.
“Sembrerebbe intenzione delle strutture preposte sopprimere almeno quattro automediche – ha spiegato il consigliere -. Lo Snami (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) sezione di Bologna ha evidenziato che esistono aree estremamente critiche rispetto ai tempi di medicalizzazione, mentre con riferimento all’area urbana, le due sole auto mediche in servizio coprono un territorio estremamente ampio, da Zola Predosa ad Ozzano Emilia, con un bacino d’utenza di quasi 600mila persone. Il sistema 118 dovrebbe essere messo in grado di rispondere capillarmente alle emergenze”.
Da queste considerazioni l’atto ispettivo: “L’istituzione della figura del ‘medico di centrale’ al 118 viene istituita per ridurre le automediche attive sul territorio? Quante e quando verranno ridotte le automediche attualmente attive e quali resteranno operative? Saranno istituite auto-infermieristiche, se sì, quante e come verranno dislocate”.
“Qualsiasi progetto di depotenziamento del 118 è incomprensibile”, ha concluso Marchetti.
L’interrogazione è firmata anche da Michele Facci.
(Lucia Paci)