COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Bologna. Lisei (Fdi) chiede chiarezza sulla trasformazione della maternità di Bentivoglio in ospedale Covid

Viene richiesta una puntuale e dettagliata ricognizione dei posti letto, del personale e della destinazione dei pazienti

Fare chiarezza sulla riconversione a ospedale Covid del reparto di Maternità del nosocomio di Bentivoglio, in provincia di Bologna.

A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Marco Lisei (Fdi), che ricorda come “nonostante sia trascorso un anno dalla prima ondata di contagi da Covid le nostre strutture sanitarie si trovano nuovamente costrette ad affrontare una crisi determinata dalla scarsità di posti letto Covid sufficienti a rispondere alla richiesta degli utenti”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere “per quale ragione non si sia approntato un potenziamento dell’offerta di posti letto Covid nel corso dell’anno che consentisse di evitare la riconversione di strutture sanitarie come la il Punto Nascita di Bentivoglio e quanti posti Covid, e di quale tipo, sia stato possibile ricavare da tale struttura, quale sia stato il costo di tale riconversione e quale sarà il costo complessivo dell’operazione”.

TFa i temi posti anche la richiesta di sapere “con quale criterio si è individuata la struttura di Bentivoglio e per quale ragione si è scelto di riconvertire il Punto Nascite e non altre strutture; se una volta cessata l’emergenza s’intende ripristinare il Punto nascita di Bentivoglio, considerando comunque la possibilità di rivedere gli ambiti delle Aziende sanitarie, quanti erano i posti letto complessivi dell’Ospedale di Bentivoglio e quanti sono, ad oggi, i posti letto in grado di accogliere i pazienti affetti da Covid”.

Lisei chiede anche informazioni in merito “a quanti siano, ad oggi, i posti letto occupati Covid-19; se il personale dei vari reparti sia stato interamente ricollocato nei reparti Covid dell’Ospedale di Budrio e, in caso negativo, quanto del personale medico e infermieristico non sia stato ricollocato, suddiviso per reparti, e per quale ragione si sia ritenuto di dirottare tutta l’utenza presso l’Ospedale Maggiore di Bologna e non offrire l’alternativa dell’Ospedale di Cento”.

 

 

 

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