Il Servizio di continuità assistenziale (ex Guardia medica) di San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Daniele Marchetti (Ln), che punta il dito contro la superficialità con cui sono compilati i registri relativi alle chiamate, in molte parti privi di dati essenziali.
Il controllo sistematico e approfondito dei dati riportati nei registri – evidenzia il consigliere – agevolerebbe il lavoro dei medici di continuità assistenziale.
Di qui l’iniziativa del leghista, che chiede alla Giunta “se sia obbligatoria, da parte del medico, la compilazione completa e accurata dei registri; se ci siano altri sistemi per registrare i dati dei pazienti del Servizio di continuità assistenziale; infine, se in occasione di report, monitoraggi, studi, verifiche e statistiche relativi al Servizio, data la mancanza di molti dati essenziali, siano effettuate le rilevazioni solo sui registri o si utilizzino anche altri strumenti, nel caso quali”.
(Luca Govoni)