“Il Centro trapianti di Bologna dovrebbe aumentare il numero di trapianti di polmoni utili al mantenimento delle professionalità e delle certificazioni necessarie”. Lo chiede in un’interrogazione alla Regione un consigliere della Lega Nord che sottolinea come “la riorganizzazione del centro non abbia portato al progresso e all’innovazione auspicati” mentre sono attivi in altre regioni “centri che lavorano a pieno ritmo, togliendo pazienti e specialisti alle nostre strutture”.
“Lo standard minimo per le strutture accreditate per il trapianto di polmone è di 15 trapianti all’anno”, fa presente il leghista, “e i criteri per il rinnovo dell’accreditamento stabilirebbero che il numero di trapianti svolto nell’arco del biennio precedente non dovrebbe essere inferiore al 50% dell’attività minima prevista dagli standard di attività”.
Da qui, l’urgenza, manifestata dal consigliere, di chiarire il tipo di attività prevista per il Centro trapianti di polmoni di Bologna visto che “nel 2017 nell’unità Operativa di Chirurgia toracica di Ausl e Aosp Bologna sarebbero stati eseguiti sei trapianti, nel 2018 otto ma nel 2019 il numero sarebbe ancora fermo a uno”.
(Francesca Mezzadri)