Monitorare e intervenire sul cyberbullismo. Prendere posizione sulle proposte avanzate a livello nazionale dal senatore di Forza Italia Andrea Cangini.
A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Valentina Castaldini (Fi), il cui atto ispettivo prende le mosse dalla tragedia avvenuto a Palermo, una bimba di soli 10 anni è morta a causa di una sfida estrema su un noto social network ambito dai giovanissimi.
Castaldini ricorda come il senatore Andrea Cangini, membro della commissione Cultura al Senato, si è appellato al Governo e a tutte le forze politiche affinché prendano sul serio il rapporto tra social e giovanissimi e ha avanzato alcune precise proposte che hanno trovato il plauso del sottosegretario alla Sanità Sandra Zampa. Tra queste: rendere obbligatoria, per i minori di 18 anni, l’installazione sul proprio smartphone di una app per il controllo parentale che certifichi le ore d’uso e inibisca l’accesso ai siti vietati ai minorenni, condizionare la possibilità di iscriversi a un social alla verifica dell’identità; rendere obbligatorio ed effettivo l’age verification sui social così come previsto dal Gdpr europeo e inibire l’utilizzo dei telefonini nelle scuole a studenti e insegnanti.
Alla luce di tutto questo, Castaldini interroga l’amministrazione regionale per sapere “se ha a disposizioni dati specifici sul cyberbullismo in Emilia-Romagna; se il Garante dei minori regionale ha ricevuto segnalazioni in merito; se condivide le proposte avanzate dal senatore Cangini e condivise dal sottosegretario Zampa e, nel caso, come intende sollecitarle; se ritiene necessaria un’audizione in commissione assembleare Politiche per la salute e politiche sociali dell’assessore competente e dei principali stakeholder per analizzare compiutamente la situazione del rapporto social-minori in Emilia-Romagna”.