COMUNICATO
Assemblea

Sanità. Castaldini (Fi): “perché alcune fasce di popolazione non hanno accesso ai testi sierologici?”

La consigliera, in un’interrogazione a risposta orale trattata negli odierni lavori della commissione Politiche per la salute, ricorda la problematica “nonostante specifica risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa fosse più estensiva”

Valentina Castaldini (Forza Italia) chiede il rispetto delle Risoluzioni approvate dall’Assemblea legislativa quali atti di indirizzo per le azioni della Giunta.

La consigliera forzista, nello specifico, ricorda che nell’ottobre scorso, a margine dell’accordo tra la Regione e le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate per l’effettuazione di test diagnostici rapidi per la ricerca degli anticorpi anti SARS-CoV-2, “fu approvata all’unanimità dalla commissione Sanità una specifica risoluzione che andava ad ampliare le fasce di popolazione ammesse agli screening rapidi.”

In quell’atto di indirizzo, si impegnava infatti la Giunta ad estendere la possibilità di effettuare il test sierologico gratuitamente anche a educatori e istruttori sportivi e, attraverso uno specifico emendamento proposto dalla stessa Castaldini, anch’esso approvato all’unanimità, l’esame diagnostico veniva allargato anche a studenti universitari fuorisede delle nostre università regionali e studenti stranieri iscritti al progetto Erasmus.

Visti gli atti assembleari approvati, la consigliera bolognese continua a ravvisare l’esclusione di queste due categorie di studenti universitari dai provvedimenti adottati e chiede conto sia dei motivi dell’esclusione che dei tempi in cui la Giunta regionale darà piena attuazione alla Risoluzione assembleare.

In fase di risposta, l’Assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini ha chiarito che nel corso delle settimane il test sierologico è stato soppiantato dal tampone rapido. “Sebbene abbiano funzioni diverse -ha chiarito Donini- questo è il trend attuale e comunque con il test sierologico abbiamo testato oltre il 10% della popolazione regionale.”

Per quanto riguarda l’accesso degli studenti fuorisede, il responsabile dell’Assessorato alla Sanità ha confermato il permanere di problemi di ordine burocratico. “Attraverso la rete delle farmacie possiamo assistere la popolazione nell’autosomministrazione del tampone rapido, ma occorre un medico di medicina generale e una AUSL per la trasmissione del referto. In assenza di queste figure, l’esclusione di queste categorie permane e ciò riguarda solo l’attività di indagine epidemiologica e non di assistenza medica”.

Valentina Castaldini si è detta insoddisfatta della risposta. “Qui c’è un evidente problema politico -specifica la consigliera- perché non è stata data attuazione a una risoluzione votata all’unanimità dai rappresentanti del popolo. Attesto gli sforzi dell’assessore e della Giunta, ma è incredibile che non si riesca a trovare una figura

all’interno delle AUSL o delle Università a cui trasferire un paio di codici”.

 

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