Risolvere i problemi legati all’accesso a visite allergologiche pediatriche e challenge desensibilizzanti. A chiederlo, in un’interpellanza, è Valentina Castaldini (Forza Italia) che ricorda come già in passato abbia segnalato il problema e chiesto soluzioni.
“Le allergie sono le più frequenti malattie croniche nei bambini e la corretta presa in carico richiede un’alta specializzazione -ha sottolineato la consigliera-. Dal 2019 la Regione ha individuato come centro di riferimento regionale l’ospedale Sant’Orsola di Bologna pensato per tutti i casi gravi che necessitano di un approfondimento. La situazione è peggiorata nei mesi: le liste d’attesa si sono allungate e c’è un unico medico strutturato specialista in allergologia in servizio al Centro. Molte famiglie sono costrette a rivolgersi al Meyer di Firenze”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “cosa si sta facendo per accorciare le liste di attesa e per far lavorare a regime un centro di eccellenza non sostenuto come si dovrebbe”.
Ha risposto l’assessore alla Sanità Raffaele Donini: “In questi mesi sono state effettuate mille visite, rinviate negli anni Covid. In questo momento nelle liste d’attesa ci sono 168 pazienti. Si conferma la disponibilità di 12 prime visite a settimana per pazienti esterni. Si è fatta una convenzione con l’Ausl di Imola con il coinvolgimento di specialisti in allergologia pediatrica. L’obiettivo è predisporre una programmazione strutturata ai livelli pre Covid con personale adeguato”.
La consigliera si è detta non soddisfatta: “Le associazioni raccontano una storia diversa o forse non recepiscono il lavoro che c’è. È utile chiedere una seduta di commissione perché trattare questo tema è necessario”.
(Lucia Paci)