Avviare uno screening dei cittadini di altre regioni che entrano, abitano e usufruiscono di servizi sul nostro territorio.
A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Valentina Castaldini (Forza Italia), che ricorda come “diverse sigle di studenti, tra cui “Studenti per la Libertà”, hanno presentato ai rettori delle Università regionali un progetto per effettuare uno screening sistematico degli allievi: la richiesta avanzata è quella di permettere con apposita convenzione con le farmacie la possibilità a tutti gli studenti, sia in sede che fuori sede, sia con il medico di medicina generale in regione e non, di effettuare il tampone con cadenza coordinata, regolare e ravvicinata. Questa soluzione permetterebbe una progressiva e rapida riapertura in sicurezza degli spazi universitari, garantendo lezioni ed esami in presenza, oltre che l’utilizzo delle aule studio e delle biblioteche”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “quali azioni intenda mettere in campo per permettere la pronta ripresa dell’attività delle Università e quali per tutelare gli studenti fuorisede”.
(Luca Molinari)