Includere nella campagna di tracciamento attraverso test sierologici da effettuare nelle farmacie del territorio regionale, anche i disabili non studenti e i loro famigliari, al fine di proteggere quanto più possibile le persone più deboli e garantire al meglio la loro autonomia di vita e la sicurezza dei luoghi in cui vivono. Questo il tema della risoluzione presentata oggi da Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) che chiede alla Giunta l’impegno a creare percorsi appositi per disabili e famiglie nell’accesso alle operazioni di screening dei contagi, nella lotta all’infezione di Covid-19. La pandemia- scrive la consigliera- ha evidenziato i problemi e le necessità delle persone con disabilità e il sistema di servizi a loro dedicato ha cercato di rispondere al meglio ai loro bisogni di socialità, assistenza e riabilitazione”. Tuttavia, secondo Bondavalli, non si sarebbe riusciti a evitare del tutto “problematiche inerenti allo svolgimento della quotidianità di molte famiglie”. Le associazioni che si occupano di disabilità e numerose famiglie con membri disabili hanno espresso preoccupazione su come poter effettuare i test per individuare l’infezione da SARS-CoV-2 e proteggere di conseguenza quanto più possibile i soggetti più fragili. Un problema cui la Regione aveva già tentato di dare soluzione quando a fine settembre- ricorda la consigliera- ha sottoscritto un Protocollo con i Comitati regionali emiliano-romagnoli della Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e della Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap), che prevede interventi mirati, dalla mobilità alla scuola, dal tempo libero al lavoro, finalizzati a favorire i percorsi di sostegno all’autonomia e alla qualità della vita delle persone con disabilità. Inoltre i portatori di handicap in età scolare sono interessati dal provvedimento di screening dell’infezione nei luoghi scolastici. Ciononostante, da quanto si evince dal testo, restano delle criticità, come lo screening dei pazienti adulti non più coperti dalla misura prevista per gli alunni del sistema scolastico: “È necessario prevedere percorsi di accesso idonei per poter effettuare i test per identificare l’infezione da SARS-CoV-2, provvedendo a garantire loro le migliori condizioni di sicurezza possibili, compresi anche i servizi che frequentano e che rappresentano in molti casi il loro luogo di vita”. Non solo nella vita domestica quindi ma anche nei luoghi di associazione, che spesso diventano come una seconda casa per i più fragili. “
2 Dicembre 2020 13:02
Sanità. Criticità nel monitoraggio Covid su pazienti disabili, Bondavalli (lista Bonaccini): “test sierologici anche a non studenti e familiari”
I pazienti con disabilità psichiatriche, fisiche e psicofisiche che non rientrano più nella fascia d’età degli utenti in età scolare rischiano di rimanere isolati e non protetti nelle campagne di screening dell’infezione pandemica promosse in questi giorni. Bondavalli: “Questi cittadini più fragili già colpiti duramente dalla pandemia nelle loro interazioni sociali hanno bisogno di percorsi differenti e agevolati”
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2 Dicembre 2020 13:02


