Quattro le fasi del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per le demenze (Pdta): sospetto diagnostico (identificazione delle persone con demenza), diagnosi e cura (avvio del trattamento da parte dei 60 centri regionali per i disturbi cognitivi e la demenza), continuità assistenziale (aiuto ai pazienti e alle famiglie a vivere bene) e cure palliative (attivazione di percorsi nella fase avanzata della demenza). Questo il focus dell’informativa tenuta dall’assessorato alle Politiche per la salute in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli.
Sono oltre 72mila le persone assistite in Emilia-Romagna per queste problematiche, in costante aumento.
Il presidente Zoffoli ha chiesto in commissione se c’è omogeneità sui percorsi assistenziali nei diversi territori regionali. La consigliera Silvia Prodi (Misto) ha invece sollevato il tema delle assistenti familiari, le cosiddette badanti, domandando se sono attivi programmi di formazione a loro rivolti, dato che la maggior parte dei malati sono assistiti nelle proprie abitazioni. Mentre Ottavia Soncini (Pd) ha chiesto se siano stati predisposti registri delle assistenti familiari.
I tecnici dell’assessorato, rispondendo a Zoffoli, hanno riferito di diverse esperienze sui territori, con una capacità di presa in carico di circa l’80% dei pazienti. Sulla seconda domanda hanno confermato che sono stati attivati percorsi formativi rivolte alle assistenti familiari, precisando, rispondendo a Soncini, che si stanno predisponendo, attraverso le strutture comunali dell’assistenza sociale, albi delle assistenti formate.
(Cristian Casali)