La Giunta “valuti le conseguenze derivanti dall’imminente applicazione della direttiva europea 93/104/CE, concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro dei medici ospedalieri”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Tommaso Foti (Fdi-An).
La normativa, si legge nell’atto, prevede, per il personale medico, i limiti massimi di 12 ore e 50 minuti di lavoro giornaliero e di 48 ore di lavoro settimanale, straordinario compreso.
“I medici ospedalieri- fa un esempio concreto il consigliere- che devono effettuare il turno notturno non possono avere effettuato alcuna attività ospedaliera nelle undici ore precedenti, la qual cosa rischia di mettere a dura prova la funzionalità dei singoli reparti”. “È quindi evidente- specifica- che, con i turni imposti per legge, si allungheranno le attese dei pazienti, che dovranno riferire della propria situazione di salute a un medico ogni volta diverso”. Occorre “intervenire con urgenza- conclude Foti- tenuto conto che non risulta possibile assumere nuovo personale medico”.
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(cr)


