Contrastare l’evasione e l’elusione fiscale per reperire le risorse necessarie ad aumentare il fondo nazionale per la sanità.
Arriva alle 20.20, e dopo una lunga giornata di dibattito in Aula, il disco verde dell’Assemblea legislativa al progetto di legge alle Camere proposto dalla giunta che chiede al Parlamento di portare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale, garantire 4 miliardi di euro al fondo per i prossimi 5 anni e superare i vincoli di spesa per assumere, stabilizzare e garantire stipendi adeguati al personale sanitario.
Fra i gruppi presenti in Assemblea al momento del voto hanno votato a favore Pd, Lista Bonaccini, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Movimento 5 Stelle. Voto contrario di Lega, Fratelli d’Italia e Rete civica. Forza Italia non ha partecipato al voto.
Il voto è arrivato dopo diverse ore di dibattito fra le forze politiche: centrosinistra e Movimento 5 Stelle hanno sottolineato l’insufficienza delle politiche del governo Meloni a sostegno della sanità pubblica, mentre Fdi, Lega e Rete civica hanno ricordato come tagli al fondo nazionale siano stati effettuati dai governi di centrosinistra e dal governo Draghi. Al contrario, il governo Meloni ha aumentato il fondo sanitario di 4 miliardi.
L’Assemblea ha anche approvato tre ordini del giorno: un primo a firma di Silvia Piccinini (M5s), Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) e Marcella Zappaterra (Pd) che chiede che ogni incremento dei finanziamenti statali per la sanità siano destinati alle sole strutture sanitarie pubbliche; il secondo di Pd, ER Coraggiosa, Italia Viva, Europa Verde e Lista Bonaccini che impegna la giunta a sollecitare il governo a proporre, nell’ambito del Patto di stabilità europeo, la riclassificazione della spesa farmaceutica, in particolare per i farmaci innovativi, passando dall’attuale classificazione di spesa corrente a spesa d’investimento. L’atto d’indirizzo, inoltre, impegna l’esecutivo regionale a sostenere la necessità di un piano di ammortamento per i farmaci innovativi con fondi che si alimentino non solo con la spesa pubblica ma anche con i risparmi derivanti dall’uso di questi farmaci; il terzo di Italia Viva, lista Bonaccini e Pd che impegna la giunta a intervenire sul governo al fine di favorire un voto positivo del Parlamento in occasione della ratifica del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) e affinché l’esecutivo nazionale ne valuti l’attivazione per fare fronte agli investimenti necessari al Servizio sanitario nazionale. Respinto, invece, l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia finalizzato a sollecitare la giunta a riconoscere il fallimento delle politiche regionali in materia di sanità.
(Lucia Paci e Luca Molinari)


