La Regione faccia chiarezza sulla possibilità per gli operatori sanitari di svolgere la professione anche al di fuori dell’orario di lavoro.
Lo ha chiesto Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione in cui si domanda se la Regione “ritenga opportuno redigere un documento univoco che faccia proprie e integri, in base alle proprie esigenze, le linee guida interpretative fornite dalla commissione Salute in riferimento al vincolo di esclusività”.
Un documento della commissione Salute interviene sul decreto legge del marzo 2023 che regola la possibilità per gli operatori sanitari di svolgere attività libero professionale al di fuori dell’orario di lavoro. Una deroga proroga al 31 dicembre 2025 la possibilità e “per tutto questo periodo rimane sospeso il vincolo di esclusività che lega infermieri e ostetriche all’azienda di appartenenza”. Il ministero della Salute monitora le autorizzazioni, ma “sussiste ancora la condizione che l’attività esterna sia subordinata all’autorizzazione da parte dell’amministrazione di appartenenza nel rispetto delle esigenze interne e di smaltimento delle liste di attesa”.
La norma, però, conclude Marta Evangelisti non chiarisce “se l’attività di libero professionista per operatori sanitari debba essere strettamente connessa all’ambito sanitario o sussista la possibilità di lavorare in altri contesti”.
(Gianfranco Salvatori)