“Attivarsi presso le sedi competenti affinché venga ripristinata la copertura pubblica per la riparazione o sostituzione di componenti fondamentali delle carrozzine elettriche per disabili”.
L’auspicio alla giunta regionale viene formulato da Marta Evangelisti (FdI) che con un atto ispettivo ricorda l’entrata in vigore del nuovo Nomenclatore tariffario delle prestazioni di assistenza protesica (LEA) “che ha visto sparire i codici relativi alla manutenzione di tali dispositivi e ciò impedisce alle Asl di riconoscere e rimborsare prestazioni essenziali di manutenzione, lasciando senza copertura pubblica chi ha necessità di riparare la propria carrozzina elettrica”.
Ricordando come questa decisione “comporta un blocco totale della mobilità personale per molte persone con disabilità, con gravi conseguenze sul piano dell’autonomia, del diritto alla salute, al lavoro, alla partecipazione sociale e alla vita quotidiana”, la capogruppo sottolinea come “le responsabilità istituzionali risultano confuse, poiché il decreto del 2017 richiedeva l’adozione di decreti attuativi (concertati tra Ministero della Salute, Ministero dell’Economia, Regioni e Conferenza Permanente) che sono stati emanati con notevole ritardo solo a fine 2024”.
Evangelisti, in ragione di ciò, sottolinea anche come “gli appalti per la manutenzione gestiti dalle Asl sono inadeguati rispetto alle moderne carrozzine elettriche in quanto i magazzini risultano ancora fermi a modelli e pezzi obsoleti risalenti al vecchio Nomenclatore del 1999”.
Da questa situazione trae origine l’interrogazione e in aggiunta alla sollecitazione principale, Marta Evangelisti sollecita una presa di posizione “se non si consideri opportuno promuovere un modello di riparazione autorizzata esterna, che consenta ai cittadini, dopo il periodo di garanzia, di rivolgersi a centri tecnici accreditati con possibilità di rimborso diretto o fatturazione all’Asl e se non si intenda riprogrammare il sistema degli appalti delle Aziende sanitarie per l’assistenza tecnica, che attualmente appare obsoleto e inadeguato alle esigenze dei dispositivi di nuova generazione”.
(Luca Boccaletti)


