Più facile acquistare generi alimentari per celiaci anche per i non residenti in regione, rendendo omogenei i sistemi informatici regionali. Ha ottenuto il via libera dell’Assemblea legislativa la proposta presentata attraverso una risoluzione firmata da Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) e Manuela Rontini (Partito democratico).
“La celiachia -ha ricordato la consigliera- è una delle patologie più diffuse in Italia. Si tratta di un’intolleranza al glutine e le persone che presentano questo disturbo devono seguire un’alimentazione a base di prodotti specifici. In Emilia-Romagna ci si può rifornire in farmacie e negozi convenzionati: i buoni cartacei sono stati sostituiti con un budget mensile elettronico portando con sé la tessera sanitaria. Attualmente, però, i pazienti che si trovano domiciliati qui per motivi di studio e lavoro non possono comprare i prodotti perché il budget si può impiegare solo nella regione di emissione poiché i software utilizzati dalle varie pubbliche amministrazioni sono ancora disomogenei e non interoperabili, creando notevoli disagi. Visto che esiste già un indirizzo parlamentare che prevede la predisposizione di un provvedimento che consenta ai sistemi informatici di tutte le regioni di dialogare tra loro, occorre agire in tempi brevi”.
Emiliano Occhi (Lega) ha commentato: “Negli anni c’è stato un miglioramento dei prodotti per celiaci e nelle modalità per ottenerli. L’unico problema che rimane è l’interoperabilità tra le diverse regioni per l’acquisto. L’idea è interessante ed è giusto attuarla, si tratta di un passaggio di civiltà volto al miglioramento delle condizioni di vita di chi è affetto da questo disturbo”.
(Lucia Paci)