Il volume d’affari annuo di 250mila euro ai fini IVA, stabilito dalla Regione quale soglia di riferimento per erogare un contributo di sostegno alle farmacie rurali, è troppo basso, tanto da escludere la maggioranza di tali farmacie, e l’importo del contributo regionale (2.500 euro) troppo esiguo, tanto da rendere la misura scarsamente efficace. Lo sostiene Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione presentata in Regione, chiedendo alla Giunta di innalzare la soglia a 500mila euro annui e di rivedere al rialzo il proprio contributo finanziario.
Il capogruppo ricorda che le farmacie rurali garantiscono un servizio prezioso in zone disagiate e prive di molti servizi pubblici, rappresentando spesso l’unico presidio sanitario sul territorio, e per questo sono una risorsa importante e di significativa utilità sociale alla quale è assolutamente indispensabile riconoscere un sostegno economico adeguato da parte dell’Amministrazione regionale.
Da qui l’iniziativa di Bignami, che chiede alla Giunta anche “quante farmacie rurali, sulla base dei dati riferiti al 2016, rientrino nel parametro di fatturato fissato dalla Regione per la richiesta del contributo”.
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(Luca Govoni)