COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Fdi: “Fare chiarezza sugli accordi per i medici di emergenza territoriale”

Fratelli d’Italia, con una specifica interrogazione, critica la scelta di creare ambulatori a bassa intensità nei pronto soccorso

“La giunta regionale chiarisca se sarà possibile, a livello di singole Ausl, fare accordi specifici sui medici di emergenza territoriale (Met) perché al momento sembrano esserci troppe variabili nell’applicazione dell’accordo. Il personale vuole capire se l’intesa firmata dalla Regione verrà applicata alla lettera dal 1° settembre, fermo restando che, per chi fa medicina territoriale e non fa anche il medico attivo al pronto soccorso, questa situazione preoccupa non poco”.

A rivolgere il quesito all’esecutivo regionale è Fratelli d’Italia che, con una specifica interrogazione, prende in esame la pre-intesa siglata da Regione Emilia-Romagna e Snami che ridisegna la figura dei medici di emergenza territoriale, i quali acquisiscono la qualifica dopo uno specifico corso di sei mesi oltre a un’ulteriore formazione di taglio teorico-pratico.

“La figura del Met -specifica ancora Fratelli d’Italia- esiste fin da 1994, contestualmente al 118 e, riferendoci ad esempio alla zona di Piacenza, assommano a otto figure totali, di cui uno a Fiorenzuola e sette a Piacenza”. I Met sono medici in libera professione in convenzione con l’Ausl e prestano servizio nel 118 ma anche all’interno dei pronto soccorso, anche se solo il personale medico effettivo può esercitare la medicina d’urgenza.

Nell’atto ispettivo, oltre alla domanda principale, si manifesta forte perplessità sul nuovo orientamento assunto per cui i Met si dovranno dedicare esclusivamente a una delle mansioni (118 o Pronto soccorso). Fratelli d’Italia giudica quindi l’accordo siglato come un “depotenziamento del personale che comporterà un’ulteriore perdita di energie per presidiare i pronto soccorso, con l’effetto di alterare e impoverire i turni sulle 24 ore necessari al servizio di prima linea già oberato di casi urgenti”.

(Luca Boccaletti)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 21 luglio 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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