Trasparenza, massima attenzione e controlli serrati per evitare che queste situazioni possano ripetersi. Queste sono le richieste avanzate da Massimiliano Pompignoli al termine della discussione avviata con l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, interrogato dal consigliere della Lega sulla vicenda avvenuta all’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, dove giovedì scorso (14 gennaio) sono andate ’bruciate’ circa 800 dosi di vaccino anti Covid di Moderna.
“Da una prima ricostruzione dei fatti- ha illustrato l’esponente del Carroccio in Aula- il congelatore contenente circa 1.500 dosi di vaccini non solo avrebbe subito un guasto improvviso, ma al suo interno sarebbe stata immessa aria calda, così da accelerare i tempi di scongelamento dei vaccini. L’allarme acustico, pervenuto attorno alle 22.30 alla centrale operativa all’interno dell’ospedale, sarebbe stato silenziato da un operatore in servizio quella notte e ignorata per diverse ore. Secondo quanto dichiarato dalla responsabile della Manutenzione ordinaria e gestione immobili e impianti dell’Ausl Romagna, il congelatore, messo sotto sequestro dai carabinieri, era stato revisionato pochi giorni prima dell’incidente”.
Complessivamente, su una partita di 1.500 vaccini conservati nella cella dell’ospedale forlivese, ne sono stati salvati 700 (190 sono stati inviati e iniettati a Bologna, i restanti 510 tra Cesena, Ravenna e Rimini) mentre i restanti 800, scongelati e perciò inutilizzabili, sono stati sequestrati dai Nas del comando di Forlì. Sull’accaduto la procura ha aperto un fascicolo: l’ipotesi di reato è l’omissione di atti d’ufficio a carico di uno o più responsabili dei sistemi di controllo e sicurezza dell’ospedale. L’Ausl Romagna ha avviato, invece, un’indagine interna per ricostruire l’accaduto.
“È un fatto che mi ha destato sconcerto”, ha rimarcato più volte il titolare della Sanità emiliano-romagnola durante la risposta all’interrogazione. “A oggi noi come Regione- ha spiegato Donini- possiamo solo rimetterci alle indagini dell’Ausl dal lato amministrativo, e a quelle dei Nas e dei Carabinieri di Forlì dal lato penale. Su entrambi i procedimenti manterremo una costante attenzione e conseguentemente aggiorneremo consiglieri e cittadini. Una volta individuate le responsabilità si dovrà procedere velocemente con le azioni
disciplinari. Non sembra, comunque, esserci un’origine dolosa sulla vicenda. L’errore umano e il malfunzionamento tecnologico saranno oggetto di ulteriori approfondimenti”.
Pompignoli dal canto suo ha calcato sulla “gravità senza precedenti” del fatto, “considerando l’importanza che rivestono i vaccini nella lotta contro il Covid 19. Il piano vaccinale avviato in queste settimane in tutta Italia- ha continuato il leghista- può portarci fuori dall’epidemia ma bisogna fare squadra, essere tempestivi, rigorosi, professionali perché ogni singola dose corrisponde a una vita da salvare. Quella contro il Covid è una vera e propria guerra dove gli sbagli, le sviste, gli errori e le superficialità non sono ammesse. Il fattore tempo, l’approvvigionamento e la logistica sono determinanti in questa logorante battaglia. Per sconfiggere il virus e garantire la tenuta del nostro sistema sanitario, occorre mettere in campo risorse straordinarie, sia in termini di professionalità che di strutture”.