La Regione faccia chiarezza sull’uso dei test salivari.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Fratelli d’Italia che ricorda come “oltre all’ambito scolastico ci sono anche altri contesti che propongono attività sociali e formative per i minori con disabilità in cui l’utilizzo dei test salivari può rivelarsi estremamente utile ed essere, in definitiva, l’unica alternativa idonea ad assicurare il monitoraggio, garantendo, al contempo, la partecipazione del minore disabile a qualsivoglia attività culturale, sportiva, ludica e ricreativa, anche al di fuori dei centri socio-assistenziali, e quindi una reale inclusione e una piena fruibilità dei beni e dei servizi accessibili”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “qual è lo stato di acquisizione dei test salivari e se vi sono indicazioni precise circa la distribuzione territoriale e l’avvio del loro utilizzo e se la Regione, sensibile al disagio che i tamponi naso-faringei provocano ai bambini e ai ragazzi disabili, intende farsi parte attiva con il governo per chiedere che il test salivare sia riconosciuto valido ai fini del rilascio della certificazione verde, per garantire la partecipazione del disabile a qualsivoglia attività culturale, sportiva, ludica e ricreativa anche al di fuori dei centri socio assistenziali”.
(Luca Molinari)


