Potenziare i servizi veterinari del sistema sanitario regionale per incrementare i controlli negli allevamenti intensivi in modo da evitare che gli antibiotici siano utilizzati come strumento ‘complementare’ per il raggiungimento di standard produttivi ottimali. Lo chiede Giulia Gibertoni all’esecutivo regionale con un’interpellanza nella quale rimarca come l’antibiotico-resistenza, ovvero la resistenza dei batteri ai trattamenti antibiotici, sia un problema sempre crescente nella società odierna.
La consigliera del Movimento 5 stelle sottolinea che i maggiori controlli servirebbero a evitare “un utilizzo irrazionale e non responsabile” degli antibiotici negli allevamenti. Utilizzo questo che comporterebbe un serio fattore di rischio- si legge nell’atto ispettivo- per l’insorgenza di fenomeni di antibiotico-resistenza. “La possibile presenza e accumulo di residui di antibiotici negli alimenti di origine animale- spiega Gibertoni- costituisce un costante pericolo per i consumatori e richiede sistemi organizzati di sorveglianza ufficiale. In altri Paesi europei, come la Germania, esiste una politica e un soggetto per la valutazione del rischio che invitano a limitare l’utilizzo di antibiotici per non favorire lo sviluppo della resistenza a questi farmaci. Tutti gli enti internazionali, a partire dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Autorità europea per la sicurezza Alimentare (Efsa), oltre ai ministeri italiani competenti- specifica la pentastellata- hanno da tempo lanciato l’allarme riguardo la necessità di ridurre l’abuso e l’uso non corretto degli antibiotici in medicina umana e negli allevamenti di animali da reddito per preservare la salute pubblica”.
Gibertoni, alla Giunta, chiede inoltre se siano “stati fatti controlli su prodotti pubblicizzati come ‘senza antibiotici’ o ‘allevati senza l’utilizzo di antibiotici'” e, in caso positivo, “se siano emerse evidenze nelle analisi effettuate”.
(Andrea Perini)