COMUNICATO
Assemblea

Sanità. Gibertoni (Misto): fare chiarezza su Tavolo con Ordine dei Medici

La consigliera in passato aveva già chiesto spiegazioni alla Giunta, ora vuole risposte più precise nella forma e nella sostanza

Fare reale chiarezza sui rapporti tra la Regione Emilia-Romagna e la costituzione del Tavolo regionale permanente dell’Ordine dei Medici. A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), che ripercorre le tappe di suoi precedenti atti ispettivi sul tema e delle risposte ricevute dalla Giunta regionale che, a detta della consigliera interrogante, avrebbero delle problematicità formali e sostanziali. Da qui il nuovo atto ispettivo per sapere dalla Giunta i motivi per i quali due degli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri presenti sul territorio regionale non abbiano sottoscritto l’intesa con la Regione, intesa che prevede la costituzione di un Tavolo di confronto permanente con l’obiettivo di confrontarsi sulle tematiche di maggiore rilevanza nel settore sanitario, anche appunto attraverso l’istituzione del Tavolo permanente regionale con gli Ordini provinciali” e “i motivi per i quali, sia nella richiesta suddetta ex art. 30 dello Statuto regionale che nella interrogazione della scrivente avente a oggetto il tavolo permanente con gli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, non è stato applicato in modo compiuto il principio di leale collaborazione, nel primo caso non menzionando la procedura in atto da ormai due anni per la costituzione di tale tavolo e nel secondo caso non riportando i motivi ostativi manifesti e che, ad oggi, non hanno permesso la costituzione di tale tavolo, Tavolo che, per inciso, avrebbe potuto essere di enorme supporto alla Regione in merito alle misure da adottare per contrastare la pandemia da Covid-19, misure portate a conoscenza degli Ordini suddetti spesso solo dopo la loro determinazione e, in alcuni casi, criticate dagli Ordini suddetti e, infine, modificate dalla Regione a posteriori, determinando così una situazione di confusione”. “

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