COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Lega: garantire sempre le prestazioni specialistiche

“Visite ed esami richiesti, ove non disponibili nell’Azienda sanitaria locale, dovrebbero essere garantite e prenotabili su altre agende alternative”

Garantire sempre ai cittadini l’erogazione delle prestazioni specialistiche richieste, anche rendendo loro nota la possibilità di prenotare su altre agende disponibili diverse da quella dell’Ausl di riferimento nonché prevedendo l’attivazione di percorsi di presa in carico per inserire gli utenti in una pre-lista.

A chiederlo è la Lega con una risoluzione a firma dei consiglieri Daniele Marchetti (primo firmatario), Simone Pelloni, Valentina Stragliati, Fabio Bergamini e Michele Facci.

“L’impatto dell’emergenza pandemica ha avuto gravi ripercussioni sulle attività programmate, sia di degenza sia di specialistica ambulatoriale”, spiegano i leghisti, che ricordano come “per la specialistica ambulatoriale, soprattutto in questi ultimi mesi, si sia riscontrata una riduzione dell’offerta legata al concorso delle misure igienico-organizzative mirate al distanziamento e all’igienizzazione degli ambienti e delle strumentazioni diagnostiche, all’impiego del personale sia medico che infermieristico ordinariamente impegnato in aree ambulatoriali per attività specifiche di contrasto alla diffusione della pandemia e attività di supporto alle aree di degenza Covid, alla generale e sempre più acuta carenza di medici specialisti in alcune branche”.

Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “a promuovere una campagna informativa, presso gli sportelli CUP del territorio regionale, che renda nota ai cittadini la possibilità di prenotare la prestazione richiesta su altre agende disponibili e a prevedere l’attivazione di percorsi di presa in carica, ove la prestazione sanitaria richiesta non sia disponibile nei tempi massimi previsti, che permetta alle Aziende Sanitarie di inserire il cittadino in una pre-lista, utile all’individuazione di ulteriori spazi disponibili, tramite riutilizzo di potenziali posti liberi, oppure prevedendo percorsi alternativi”.

(Luca Molinari)

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