COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Lega: l’Unione europea non penalizzi carni rosse e vino

Una risoluzione a prima firma del consigliere Fabio Rainieri mette in guardia da scelte contrarie a filiere fondamentali per l’economia regionale

Evitare che il “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei” dell’Unione europea penalizzi le produzioni di carni rosse e trasformate nonché il vino.

A chiederlo è una risoluzione della Lega a prima firma del consigliere Fabio Rainieri. “La Commissione Europea sta predisponendo il ‘Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei’ per renderlo esecutivo già nel 2022 e ha annunciato di volervi inserire misure volte a disincentivare i consumi di prodotti agroalimentari ritenuti a rischio cancerogeno, indicando in maniera obbligatoria sulle confezioni di carni rosse e trasformate, fra le quali i salumi, di alti rischi per

la salute di chi le consuma, come già previsto per i prodotti del tabacco, oltre che nell’eliminazione di finanziamenti a sostegno delle loro filiere di produzione e nell’elevazione delle tassazioni sugli stessi prodotti”, spiegano gli esponenti del Carroccio, che ricordano che analoghe misure sono in via di definizione anche per il vino, ma che “la scienza è unanime nel considerare solo l’abuso nel consumo di carni rosse e trasformate, così come quello del vino, pericoloso per la salute umana e non quello dei prodotti di per sé stessi che, anzi, potendo rientrare nell’ambito di una dieta equilibrata, possono dare un apporto al miglioramento dello stesso stato di salute”.

Da qui la richiesta alla Giunta “di attivarsi in tutte le sedi nazionali ed europee affinché nel ‘Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei’ non siano previste misure che vadano a penalizzare le filiere di produzione di carni rosse e

trasformate nonché del vino, ma siano invece maggiormente diffuse le informazioni riguardo la genuinità e salubrità del consumo in dosi adeguate e all’interno di diete equilibrate di tali produzioni di eccellenza presenti in Emilia-Romagna”.

La risoluzione è sottoscritta anche dai consiglieri Massimiliano Pompignoli, Matteo Montevecchi, Andrea Liverani, Emiliano Occhi, Matteo Rancan, Michele Facci, Stefano Bargi, Gabriele Delmonte e Maura Catellani.

 

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