La convenzione dell’istituto ortopedico Rizzoli con l’associazione di volontariato Italian Sarcoma Group (Isg) per la gestione di un progetto europeo di circa 25mila euro è al centro di un’interrogazione di un consigliere leghista. Il presidente dell’associazione Isg, oltre a non aver mai provveduto alla dichiarazione di appartenenza ad un’associazione come previsto dalla normativa, non avrebbe mai neanche dichiarato che dal 1 gennaio
2016 Isg non possedeva più i requisiti richiesti per la stipula di convenzioni con la pubblica amministrazione.
Tali violazioni, si legge nell’atto, non sarebbero state oggetto di alcun provvedimento sia da parte dell’attuale direzione dell’istituto ortopedico, sia dal responsabile della prevenzione della corruzione – che avrebbe il compito di vigilare su tutte le attività esterne – come dimostrerebbe “la scheda di comunicazione obbligatoria degli interessi finanziari pubblicata sul sito web dell’Istituto”. Il presidente dell’Isg avrebbe dovuto dare comunicazione della perdita di requisiti al Rizzoli e l’Istituto stesso avrebbe dovuto provvedere al recupero della somma assegnata. Per questo il consigliere chiede se ciò sia avvenuto, in quali tempi e con quali modalità e anche di fare luce sulle spese documentate dell’Isg rimborsate dallo Ior.
Tra le richieste del leghista anche quali azioni siano state attivate dal responsabile della prevenzione della corruzione, e, nel caso, se ci siano stati conflitti di interesse e parzialità. Nell’atto ispettivo, inoltre, il leghista domanda anche per quali motivi nella comunicazione obbligatoria degli interessi finanziari non risulti la dichiarazione del presidente di Isg e che tipo di controllo sia attuato dal responsabile anticorruzione.
Infine, il consigliere chiede l’attivazione di una commissione di indagine in merito.
(Francesca Mezzadri)