La Regione faccia chiarezza su come, nel gennaio 2020, si arrivò a modificare a livello statale il concetto di “caso sospetto” di persona affetta da Coronavirus.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marco Lisei (Fdi) che ricorda come “secondo quanto affermato dal direttore generale D’Amario nella trasmissione Presa Diretta del 26 ottobre 2021 tale ampliamento delle maglie della sorveglianza a cui è corrisposta una minore efficacia nei controlli, si sarebbe realizzato a seguito delle richieste delle Regioni di operare in tal senso nella riunione tenutasi il 25 gennaio 2020 al ministero della Salute”.
Lisei ricorda come la prima formulazione della definizione di “caso sospetto” fosse molto più rigorosa.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “quale fu il contenuto della riunione in questione e se corrisponde al vero quanto affermato dal direttore generale D’Amario”.
Poi ancora: “quali furono gli elementi che indussero il Ministero a rivedere la definizione di ‘caso sospetto’ e quali le fonti documentali e scientifiche eventualmente poste a fondamento di tale decisione?”.
(Luca Molinari)