Riconoscere la cefalea cronica come malattia sociale, sollecitando il ministero della Salute “a emanare con urgenza i Decreti attuativi alla Legge del 14 luglio 2020, numero 81”.
L’impegno chiesto alla Regione è del capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Lisei, che ha presentato una risoluzione alla Giunta.
La legge approvata, ricorda Lisei, ha “finalmente riconosciuto la gravità della disabilità e dell’impatto delle cefalee croniche sulla qualità della vita”. L’Oms la inserisce al terzo posto fra le malattie invalidanti e “solamente in Italia si calcola ne soffrano circa 8 milioni di persone, in prevalenza donne”. La norma prevedeva che entro 180 giorni dall’entrata in vigore il Ministero avrebbe dovuto approvare un decreto “al fine di individuare, senza nuovi o maggiori oneri per le casse dello Stato, progetti specifici il cui scopo è quello di sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea e individuare modi e criteri con cui le Regioni attueranno detti progetti”.
Ma, conclude il consigliere Fdi, “a oltre un anno dall’approvazione della legge la mancata emanazione dei Decreti attuativi sta impedendo di effettuare gli interventi necessari ad attuare concretamente ciò che prevede il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale”.
(Gianfranco Salvatori)