COMUNICATO
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Sanità. Lisei (Fdi): troppa burocrazia rovina la vita alle persone con handicap

In un’interrogazione il consigliere sottolinea tutte le complessità per l’acquisizione di protesi e ausili e chiede di risolverle

Semplificare le modalità con cui le persone diversamente abili possono acquistare protesi e ausili.

A chiederlo è, in un’interrogazione, il consigliere Marco Lisei (Fdi), che ricorda come “una volta ottenuta l’autorizzazione è possibile per gli utenti acquistare direttamente il dispositivo presso un fornitore di fiducia autorizzato girando poi la fattura all’Ufficio protesi dell’Ausl di residenza che provvederà al pagamento nei limiti del rimborso previsto dal nomenclatore tariffario: tale facoltà non è invece prevista per quanto riguarda la manutenzione o la riparazione del dispositivo”.

“Si sottolinea come oggi il nomenclatore tariffario delle protesi, degli ausili e dei dispositivi per disabili, il cui ultimo e parziale aggiornamento risale al 12 gennaio 2017 in seguito all’approvazione con Dpcm dei Nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, risulti ormai datato e obsoleto dal momento che, pur essendoci stati negli ultimi anni enormi progressi in questo campo, non tiene assolutamente conto delle innovazioni tecnologiche obbligando gli utenti o ad utilizzare i vecchi dispositivi compresi nel tariffario, e quindi rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale, o a farsi carico della differenza di costo nel caso volessero utilizzare quelli più tecnologicamente avanzati presenti sul mercato”, sottolinea Lisei, che interroga la Giunta per sapere se la Regione “non ritenga grave che le inefficienze amministrative e la burocrazie determinino gravi disagi alla popolazione disabile, impedendo loro di muoversi liberamente e senza impedimenti, e se non ritenga che questo sia in conflitto con le stesse linee programmatiche di questa Giunta che tanto proclama di voler promuovere politiche in favore della disabilità e se, alla luce di quanto evidenziato, non ritenga necessario che sia prevista nella normativa vigente la facoltà per gli utenti che ne abbiano diritto di poter effettuare anche la manutenzione e/o la riparazione dei propri dispositivi direttamente presso i propri fornitori di fiducia presentando poi regolare fattura all’Ausl di riferimento per il rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale”.

Lisei chiese inoltre all’esecutivo regionale “se, non solo in virtù dell’auspicabile inserimento di tale facoltà nel nomenclatore tariffario che comporterebbe la determinazione dell’importo rimborsabile, non ritenga indispensabile e non più procrastinabile l’aggiornamento in toto del nomenclatore che risulta per molti aspetti ancora inadeguato e obsoleto e, in caso di risposte affermative, quali azioni intenda intraprendere, anche attraverso il coinvolgimento del Ministero della Salute, in tal senso”.

 

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