“Medici dell’emergenza, criticità da risolvere”. A chiedere, con un’interrogazione, l’intervento del governo regionale sui problemi che coinvolgono il personale medico in servizio presso le unità di emergenza è Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle.
Per l’emergenza sanitaria territoriale, spiega la consigliera, “branca della medicina generale, la Regione Emilia-Romagna utilizza medici ai quali ha negato, nei fatti, anche la possibilità di formarsi pur continuando a lavorare per il sistema”. Peraltro, prosegue, “il rapporto di lavoro che dovrebbe essere coperto mediante incarichi a tempo indeterminato, da graduatoria regionale, è quasi sempre attivato con incarichi provvisori e precari”. Questo perché, evidenzia la pentastellata, “è stato formato un numero largamente insufficiente di medici con corso triennale di formazione specifica in medicina generale”. I medici dell’emergenza territoriale (MET), rimarca quindi Gibertoni, “da aiuto saltuario in pronto soccorso sono diventati i medici di pronto soccorso, sfruttati per mansioni autonome”, hanno “un costo sostanzialmente inferiore ai medici dipendenti e non hanno pari diritti e gli obblighi degli altri medici che lavorano come loro”.
La consigliera chiede quindi all’esecutivo regionale di risolvere queste criticità.
(Cristian Casali)