COMUNICATO
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Sanità Modena. Barcaiuolo (Fdi): riaprire l’ospedale di Mirandola

Il consigliere sottolinea l’importanza della struttura sanitaria in provincia di Modena in cui, a differenza di altri ospedali modenesi, ancora non si eseguono gli interventi urgenti

La Regione faccia chiarezza sulla riorganizzazione dell’Ospedale di Mirandola, struttura sanitaria in provincia di Modena con un bacino di utenti di ben 87 mila cittadini e che si è dimostrato dimostrato un centro nevralgico nella gestione dell’emergenza Covid-19. A chiederlo, in un’interpellanza, è il consigliere Michele Barcaiuolo (Fdi) che ricorda come l’8 agosto prossimo delle due sale operatorie del nosocomio verrà chiusa l’unica sala operatoria rimasta aperta, a funzione ridotta, dopo che l’altra era già stata chiusa a causa della riorganizzazione per il Coronavirus. Il numero di chirurghi da 9 è passato a 3, quello degli anestesisti da 9 a 4 e il reparto di Cardiologia dell’Ospedale, chiuso in marzo insieme a quello Ortopedico e Chirurgico, e trasferito a Carpi per ricavare nuovi posti letto per i ricoverati per Covid-19, non è, ad oggi, ancora stato ripristinato”. In sintesi: “A differenza di altri ospedali della Provincia, a Mirandola ancora non si è eseguono gli interventi urgenti”. Da qui l’interpellanza per sapere dalla Giunta “se si ritiene che la riorganizzazione dell’Ospedale di Mirandola stia andando nella giusta direzione a maggior ragione d’innanzi al pericolo Coronavirus non ancora debellato; se entrambe le sale operatorie dell’Ospedale verranno riaperte e quando e se i reparti chiusi e spostati al Ramazzini di Carpi verranno pienamente reintegrati al Santa Maria Bianca e quando”. Barcaiuolo vuole inoltre sapere dall’esecutivo regionale “se si preventiva già l’assunzione di nuovi professionisti, in particolare chirurghi e anestesisti, per l’Ospedale di Mirandola e se non si ritenga motivo di disagio per gli abitanti della Bassa dover continuamente fare la spola fino a Carpi o Modena per potersi curare e per prendersi cura dei propri cari ricoverati”. “

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