Risolvere i problemi creati dalla trasformazione in Cau del punto di prima assistenza di Fanano, sull’Appennino modenese.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Valentina Castaldini (Fi) che ricorda come “al Punto di Primo Intervento di Fanano era in servizio un medico che, in caso di emergenza sul proprio territorio di competenza lasciava temporaneamente l’ambulatorio territoriale e interveniva, a supporto del mezzo di soccorso infermieristico, a bordo di un’automedica, ora è stato trasformato ni Cau e dal 1 marzo 2024 il medico in servizio al Cau è ad esclusiva disposizione della struttura di bassa complessità, quindi, ogni volta che si verifica un codice rosso ed è necessario un intervento medico sul territorio non può distaccarsi come avveniva in precedenza e deve intervenire un’automedica da Pavullo o da Vignola, distanti rispettivamente 34 e 48 minuti, ai quali bisogna aggiungere il percorso dal Cau al luogo dell’intervento di emergenza”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se sia a conoscenza della perdita, con la trasformazione da punto di primo intervento a Cau, dell’unico medico di emergenza su un territorio isolato e come intenda sopperire alla causata mancanza di un medico che possa rispondere alle emergenze mediche nel territorio di Fanano e di tutto l’Alto Frignano”.
Castaldini vuole anche sapere se questa problematica sia un unicum o se si sia verificata in altri punti di primo intervento trasformati in Cau.
(Luca Molinari)