“Avviare una indagine amministrativa interna per verificare la correttezza di tutti gli atti inerenti i procedimenti amministrativi e tutto ciò che riguarda la realizzazione della nuova Casa della salute di Modena soprattutto in riferimento all’acquisizione del terreno”.
E’ quanto sollecita Giulia Gibertoni (M5s) in una interrogazione alla Giunta regionale in occasione della inaugurazione ufficiale del cantiere per la costruzione della nuova struttura, in via Fanti, a proposito della quale vuole anche sapere come l’esecutivo giudichi il fatto “che si sia arrivati a posizionare la prima pietra a distanza di quasi 4 anni dall’inizio del procedimento amministrativo, dopo una serie ininterrotta di errori, valutazioni sbagliate, delibere pasticciate, rifatte ed emendate”.
Il progetto di riforma e riordino della sanità modenese – denuncia Gibertoni – “è caratterizzato da un massiccio investimento in nuove strutture sanitarie a danno degli investimenti sulla salute”. “Indubitabilmente -commenta- gli investimenti producono anche soddisfazione, per la Casa della salute di Modena. Certamente soddisfatta sarà forse l’azienda immobiliare che in modo sorprendente sembra essere riuscita ad ‘appioppare’ all’Ausl di Modena un lotto di scarsa appetibilità per un prezzo esagerato, ritenuto comunque congruo dalla stessa Ausl e solo a seguito dell’intervento dell’Agenzia del demanio, ridotto a ‘soli’ 1.600.000 euro rispetto agli iniziali 2.000.000”.
E proprio sulle modalità di acquisto a libero mercato del terreno in questione, “nonostante il bando fosse finalizzato all’acquisto di un immobile”, Gibertoni ricorda di aver personalmente presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Modena, a nome del Movimento 5 stelle, per il mancato utilizzo dello strumento dell’esproprio per pubblica utilità. Di qui la richiesta alla Giunta di un’indagine amministrativa.
Ma la consigliera sollecita anche la Giunta ad “invertire la rotta intrapresa sul territorio modenese in sanità, ove- denuncia- ingenti risorse vengono utilizzate per costruire nuove strutture in barba al consumo zero di suolo, nonostante la presenza di numerosi immobili inutilizzati”. In particolare chiede di sapere: quali sono i piani di utilizzo dell’ospedale di Baggiovara, in particolare per quanto riguarda gli spazi “ancora al rustico”; quale sarà il destino dei reparti maternità negli ospedali di Mirandola, Carpi, Pavullo e Sassuolo e quando sarà attivato il nuovo mega-reparto del Policlinico.
Da ultimo Gibertoni vuole sapere qual è la situazione del vecchio ospedale di Sassuolo, “abbandonato da 12 anni”, e come si sia fatto fronte ai mancati introiti previsti dalla vendita, che non sarebbe mai avvenuta e con la quale si sarebbe dovuto cofinanziare il nuovo nosocomio.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Isabella Scandaletti)