COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Molti celiaci e pochi locali specializzati, Tagliaferri (Fdi): contributi mirati a ristoranti gluten free

Il consigliere riporta l’allarme lanciato dall’associazione sulla mancanza di pubblici esercizi che offrono cibi adatti a chi soffre di questa malattia

La scarsità di locali pubblici specializzati in ristorazione per celiaci finisce al centro di un’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri, che propone anche “la possibilità di individuare contributi mirati per i locali pubblici che offrano un servizio di ristorazione anche per celiaci e, soprattutto, per le aziende che producono alimenti gluten-free”.

In Emilia-Romagna sono oltre 15mila euro le persone affette da celiachia, ma “l’associazione italiana celiaci- spiega Tagliaferri- ha lanciato l’allarme sulla scarsità di pubblici esercizi in regione che offrano un servizio di ristorazione per celiaci. In particolare Piacenza registra una scarsità di esercizi specializzati in alimenti senza glutine, pur contando oltre mille pazienti già
individuati, e circa il 70% di diagnosi ancora sommerse”. Uno dei motivi di scarsità di pubblici esercizi, secondo l’Aic, “è la carenza di informazione per gli esercenti”.

Per questo Tagliaferri interroga la Giunta per sapere “come giudichi l’allarme lanciato dalla associazione Aic in merito alla scarsità di locali pubblici specializzati in ristorazione per celiaci, se non consideri necessaria una maggiore informazione, anche tramite le associazioni di categoria, sui percorsi formativi Ausl e adempimenti necessari per promuovere una ristorazione specializzata alla somministrazione di alimenti senza glutine e se non voglia valutare la possibilità di individuare contributi mirati per i locali pubblici che offrano un servizio di ristorazione anche per celiaci e, soprattutto, per le aziende
che producono alimenti gluten-free, per incentivare la diffusione sul libero mercato”.

(Margherita Giacchi)

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