COMUNICATO
Assemblea

Sanità. Nulla osta da commissione a revisione requisiti per hospice, strutture psichiatriche e centri per dipendenze

“Il provvedimento va nella direzione di meglio qualificare e rafforzare queste strutture, anche da un punto di vista delle competenze di carattere sanitario”. Ha rimarcato Amico di ER Coraggiosa

Nulla osta della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini alla revisione dei requisiti autorizzativi per le residenze a ciclo continuo o diurno quali hospice, strutture psichiatriche, strutture per persone dipendenti da sostanze di abuso e gioco d’azzardo (rispetto alle funzioni, ai compiti e all’impegno orario del direttore sanitario o del responsabile della struttura). La fase pandemica da Covid-19 ha messo in evidenza la necessità di porre particolare attenzione alle funzioni di governo di queste strutture, sotto il profilo igienicosanitario e organizzativo come, ad esempio, la pulizia degli ambienti, la gestione dei provvedimenti da applicare in caso di malattie infettive diffusive, il controllo delle infezioni di comunità e il coordinamento e il controllo della gestione dei rifiuti speciali (competenze in capo al direttore sanitario o al responsabile di struttura). Con questo atto si forniscono quindi ulteriori chiarimenti, anche a garanzia della qualità dell’assistenza. Relativamente al ruolo e alle funzioni del direttore sanitario e del responsabile di struttura si precisa che “tutti i professionisti medici che svolgono la funzione di direttore sanitario, in questo tipo di strutture, devono essere iscritti all’albo dell’ordine territorialmente competente per il luogo nel quale le strutture abbiano la loro sede operativa (ne consegue che tale obbligo non sussiste quando la responsabilità della struttura può essere esercitata da professionista non medico)”. Queste strutture sanitarie devono adeguarsi ai requisiti autorizzativi entro 6 mesi dalla data di approvazione di questo atto. In commissione Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa) ha ribadito che “il provvedimento va nella direzione di meglio qualificare e rafforzare queste strutture, anche da un punto di vista delle competenze di carattere sanitario”. Simone Pelloni (Lega) ha invece chiesto all’esecutivo chiarimenti sull’incremento dei casi da gioco d’azzardo. La risposta è arrivata dai tecnici dell’amministrazione: sono in crescita, ma su 30mila persone seguite in regione per dipendenze quelle con problemi da gioco d’azzardo arrivano a circa 1.700 (il gioco d’azzardo più utilizzato in regione e quello del gratta e vinci).

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