COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Parma. Bocchi (FdI): “Chiarezza sull’aumento di incarichi assistenziali all’Azienda ospedaliero-universitaria e all’Ausl”

Con un’interrogazione il consigliere chiede alla giunta di rendere le procedure più trasparenti e di dare conto delle valutazioni di impatto economico

La giunta faccia chiarezza sull’aumento di incarichi assistenziali all’Azienda ospedaliero-universitaria e l’Azienda Usl di Parma, rendendo noti quali siano stati i criteri adottati per la valutazione e selezione dei candidati a tali incarichi e se siano pubblicamente accessibili e oggettivi. I quesiti di Priamo Bocchi (FdI) sono oggetto di un’interrogazione con la quale invita la Regione a rendere conto delle valutazioni di impatto economico e organizzativo relativamente all’istituzione di tali incarichi e ad introdurre procedure di selezione più trasparenti e aperte, anche per gli incarichi di Struttura semplice dipartimentale (Ssd) e Programma, che prevedano la partecipazione di commissari esterni e forme di pubblicazione e comparazione pubblica dei curricula.

“Negli ultimi anni all’Azienda ospedaliero-universitaria e all’Ausl di Parma -ha spiegato Bocchi- si è registrato un aumento significativo del numero di incarichi assistenziali istituiti nella forma di Ssd o Programma. La normativa nazionale prevede per l’attribuzione degli incarichi di direzione di Unità operative complesse (Uoc) un concorso con commissione esterna mentre per i responsabili di Ssd e Programmi, si adotta una procedura interna, con valutazione effettuata da dirigenti dell’azienda stessa. Tali modalità comportano un ampio margine di discrezionalità con scarsa trasparenza e possibile elusione del principio di pari opportunità di accesso alla dirigenza”.

“In particolare -ha aggiunto il consigliere- sono state segnalate alcune forti criticità nella Ssd Anatomia patologica dell’ospedale di Parma, quali ad esempio, una grave carenza di organico, un alto numero di esami istologici arretrati e il conseguente ricorso frequente alla esternalizzazione di refertazione. La Regione Emilia-Romagna, ha il dovere di vigilare sulle modalità organizzative e gestionali adottate”.

Con queste premesse Bocchi ha presentato l’atto ispettivo per chiedere “alla Regione di verificare la regolarità e la conformità normativa delle procedure adottate dalle aziende sanitarie emiliane per il conferimento degli incarichi” e “se è conoscenza di quanto segnalato a Parma e, nel caso, come intende intervenire”.

(Lucia Paci)

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