COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Parma. Evangelisti (FdI): “Ultime scelte sulle aziende sanitarie contrarie a progetto di razionalizzazione”

La capogruppo di FdI chiama in causa il dott. Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda opsedaliero-universitaria e commissario straordinario dell’Azienda Usl di Parma

Le decisioni assunte negli ultimi mesi dal dott. Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma nonché commissario straordinario dell’Azienda USL di Parma, sono al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia).

La capogruppo ricorda come nel 2020 la giunta regionale abbia designato il dott. Fabi quale direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma per quattro anni. “In sede di nomina – sottolinea Evangelisti – al dott. Fabi è stato affidato il mandato specifico e prioritario di realizzare, unitamente all’Azienda Usl di Parma, l’obiettivo di attuare un processo di avvicinamento a una unificazione delle Aziende sanitarie parmensi”.

Nel 2022, poi, – riporta la consigliera – la giunta regionale ha nominato il dott. Fabi anche commissario straordinario dell’Azienda USL di Parma in considerazione del progetto di unificazione delle due Aziende sanitarie provinciali. “L’operazione – puntualizza la capogruppo di FdI – avrebbe dovuto portare a una razionalizzazione del sistema sanitario parmense anche in considerazione della prospettiva di accorpamento di Strutture semplici e Strutture complesse”.

“Con delibere dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, però, – rimarca Evangelisti – negli ultimi mesi sono stati istituiti Dipartimenti interaziendali nonché nuove Strutture semplici e complesse e sono stati riconosciuti compensi aggiuntivi ad alcuni direttori sanitari nonostante la scelta degli stessi di rinunciarvi”.

Per questi motivi, Marta Evangelisti chiede alla giunta regionale “se, ad oggi, ritenga raggiunto l’obiettivo di realizzare un percorso in grado di creare le condizioni per una unificazione di livello provinciale delle aziende sanitarie parmensi; se l’aumento delle Strutture semplici e complesse deliberato dal direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria costituisca un aggravio di spesa per le Aziende sanitarie parmensi; se ritenga opportuno riconoscere in ogni caso i compensi dovuti a professionisti che hanno rinunciato a tali compensi o, al contrario, utilizzare tali risorse finanziarie per altre necessità aziendali”.

La capogruppo di FdI, infine, domanda all’esecutivo regionale “quali siano i risultati della razionalizzazione che avrebbe dovuto derivare dalla convenzione tra l’Azienda ospedaliero-universitaria e l’Azienda USL di Parma, anche in termini di costi e nuovi incarichi e se la gestione del dott. Fabi nella veste di direttore generale e commissario delle due aziende sanitarie sia da ritenersi soddisfacente in termini di ottimizzazione dei servizi ed esigenze di bilancio”.

(Luca Govoni)

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