I tempi e le liste d’attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie dell’Ausl di Parma, in particolare per le visite cardiologiche, sono oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da un consigliere della Ln, che, prendendo le mosse da un caso di cronaca riguardante un paziente ottantenne cui è stata fissata una visita cardiologica dopo due anni dalla richiesta, si fa interprete delle segnalazioni e delle lamentele dei cittadini.
Il consigliere ricorda come le norme regionali prevedano, per le prestazioni sanitarie programmabili, fra cui le visite cardiologiche, un tempo massimo di 30 giorni per le visite, di 60 giorni per gli esami diagnostici strumentali e di 180 giorni per le visite di controllo.
Per questo motivo, il leghista chiede alla Giunta “quali siano i motivi per cui l’Ausl di Parma non rispetti i tempi previsti dalla normativa regionale per effettuare visite cardiologiche e prestazioni sanitarie programmabili e come si intenda intervenire per risolvere il problema”.
(Luca Govoni)