Si proceda all’immediato commissariamento dell’Azienda Ausl di Piacenza e l’assessore alla Sanità riferisca con urgenza in Assemblea riguardo l’indagine della Guardia di finanza che coinvolge l’Azienda. La richiesta di Tommaso Fiazza (Lega) è oggetto di un’interrogazione che invita la giunta ad adottare azioni per prevenire illeciti all’interno della sanità pubblica e della macchina regionale più in generale.
“L’indagine che ha coinvolto l’Ausl di Piacenza -ha spiegato il consigliere- ha portato alla luce reati di peculato, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, in relazione all’aggiudicazione di molteplici gare di appalto e alla non corretta gestione di fondi europei Pnrr che ammontano a 17 milioni di euro. E’ quindi opportuno che la Regione effettui gli opportuni accertamenti affinché tali comportamenti non trovino riscontro in altre Aziende”.
“Negli ultimi mesi -ha proseguito Fiazza- l’Ausl di Piacenza è stata al centro numerose inchieste: una decina di dirigenti sono stati indagati per truffa e falso in relazione all’affidamento di pazienti psichiatrici a strutture non autorizzate, medici arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti, falso in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato, il primario e direttore di Unità complessa arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata ed atti persecutori. L’attività investigativa avrebbe consentito di rilevare ‘un complesso e capillare quadro di anomalie, irregolarità, condotte abusive e omissive nella gestione, da parte dei responsabili dell’Azienda sanitaria, di diverse procedure per l’acquisto e l’affidamento di beni e servizi e per la realizzazione di strutture di comunità'”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere puntuali accertamenti da parte della Regione sulla vicenda.
(Lucia Paci)


