In un recente incontro con i presidenti dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri dell’Emilia-Romagna su problematiche riguardanti l’impatto delle decisioni regionali sul codice deontologico, con particolare riguardo al 118 e alle Case della salute, “il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, avrebbe “imposto” al presidente dell’Ordine di Bologna “di non citare il Movimento 5 Stelle” e “per ben due volte” gli avrebbe “intimato di non pronunciare 5stelle”.
Lo denuncia Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione, dove chiarisce che il Movimento “è una libera associazione di cittadini. Non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Non ha ideologie di sinistra o di destra, ma idee. Vuole realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici”, inoltre “ha una rappresentanza di eletti in modo democratico nell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna”.
A parere della consigliera, “l’autorevolezza e il prestigio che la carica di presidente della Regione gode agli occhi dei cittadini, dovrebbe portare il presidente Bonaccini a non utilizzare toni ostili nei confronti di chi cita una forza politica democraticamente presente nelle Istituzioni pubbliche”.
Di qui, la richiesta di Gibertoni di sapere quali siano le motivazioni del gesto di censura operato nei confronti del presidente dell’Ordine di Bologna perché non facesse riferimento al Movimento 5 stelle durante un incontro istituzionale e l’invito a scusarsi per la mancanza di correttezza istituzionale manifestata, in considerazione del fatto che “le istituzioni non sono cosa privata di chi le rappresenta”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)