Il caso dei punti nascita degli ospedali dell’appennino di Parma, Modena e Reggio Emilia non è ancora chiuso. A tornare sul tema è Fratelli d’Italia, che ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale per sapere se sospenderà “ogni ulteriore decisione sulla chiusura dei punti nascita in attesa di un’auspicata nuova espressione di parere della commissione Percorso nascite nazionale”. Il consigliere sottolinea che diversi Comuni coinvolti avrebbero deliberato per sostenere la richiesta di riesame perché la commissione Percorso nascite “si esprima in senso favorevole sul mantenimento in attività dei punti nascita delle suddette località appenniniche”.
Richiesta di riesame condivisa dai tre comitati Pro ospedale di Borgotaro (Parma), Pavullo (Modena) e Castelnovo ne’ Monti (Reggio) perché l’Appennino presenta caratteristiche tali (dalle distanze chilometriche alla viabilità fino ai tempi di percorrenza) che rischierebbero “di compromettere la sicurezza e l’incolumità psico-fisica delle gestanti e dei loro nascituri”. Difficoltà, inoltre, che il consigliere evidenzia anche per il servizio di elisoccorso, “che in avverse condizioni atmosferiche potrebbe essere costretto a non alzarsi in volo”.
Per questo, l’esponente di Fratelli d’Italia interroga la giunta per sapere se “alla Regione sia pervenuta un’istanza di revisione alla commissione Percorso nascite nazionale del Ministero da parte degli enti locali dei territori interessati e se intenda sospendere ogni ulteriore decisione in ordine alla chiusura dei punti nascita in attesa di una auspicata nuova espressione di parere della Commissione Percorso Nascite nazionale in ordine alla deroga finalizzata a mantenere attivi i punti nascita di Borgotaro, Pavullo e Castelnovo ne’ Monti”.
(Margherita Giacchi)