Ancora un parto in autoambulanza in territorio montano. Questa volta a Toano (Reggio Emilia), dove una bimba è nata a bordo del mezzo durante il viaggio verso l’ospedale di Sassuolo (all’altezza del ponte della Veggia). Così Gian Luca Sassi presenta un’interrogazione in Regione: “Per la Croce Rossa di Toano è il quinto parto, il secondo di quest’anno- denuncia il consigliere del gruppo misto- non è accettabile che un numero così rilevante di parti avvenga in autoambulanza, facendo diventare quella che dovrebbe essere una semplice evenienza possibile un fatto più che probabile”. Il consigliere regionale torna così sul tema della chiusura dei punti nascita, chiedendo alla giunta di “avviare da subito una nuova richiesta di deroga” e di investire in sicurezza e personale per riaprire i reparti, evitando di caricare di responsabilità il personale dell’emergenza-urgenza.
“Ancora una volta- rimarca Sassi- la competenza di medici, infermieri e operatori tutti, che si prodigano con professionalità e dedizione in qualsiasi condizione di difficoltà e di criticità di intervento, hanno dovuto colmare una criticità del sistema sanitario regionale dovuta alla chiusura dei punti nascita delle aree montane della nostra regione”. Per questo il consigliere del gruppo misto interroga la giunta per sapere se non ritenga opportuno avviare da subito una nuova richiesta di deroga per i punti nascita di Castelnovo Monti (Reggio Emilia), Pavullo (Modena) e Borgo Val di Taro (Parma), “rendendo operativi investimenti volti a potenziare sicurezza, personale e innovazione tecnologica per riaprire tali punti nascita ed evitando di caricare di responsabilità il personale dell’emergenza-urgenza, che dovrebbe essere coinvolto in soccorsi del genere in casi rari, mentre i fatti dimostrano che l’eccezionalità è diventata la normalità”.
(Giulia Paltrinieri)


