COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Reggio. Barcaiuolo (Fdi): “Perché i tamponi di fine isolamento li fa la Ausl?”

Indicazioni differenti alle farmacie, nonostante l’accordo regionale del 10 gennaio che prevede la possibilità di eseguire un test antigenico rapido nasale

La Regione solleciti l’Ausl di Reggio Emilia affinché venga applicata la normativa regionale senza effettuare deroghe o modifiche che andrebbero soltanto ad arrecare disagi ai cittadini. Il caso è quello di cittadini in quarantena che attendono il tampone molecolare di uscita da almeno una settimana. I ritardi “avrebbero potuto essere colmati con la puntuale applicazione della normativa regionale che prevede la possibilità di sottoporsi al tampone di fine isolamento e quarantena anche in farmacia”.

Lo scrive il consigliere Michele Barcaiuolo (FdI) in un’interrogazione in cui chiede anche “se la Regione sia a conoscenza di episodi analoghi a quello reggiano avvenuti in altre province”.

Barcaiuolo afferma che l’Ausl reggiana avrebbe dato indicazioni alle farmacie, in parte differente da quanto stabilito dalla Regione, che “resteranno in carico all’azienda sanitaria i tamponi molecolari di fine isolamento riservati ai positivi”. Ma l’accordo del 10 gennaio, tra Regione e farmacie, prevede che i cittadini senza sintomi possano recarsi in farmacia per il test antigenico rapido nasale e “per effettuare uno screening di controllo oppure, se asintomatiche e in quarantena per aver avuto un contatto stretto con un caso di Covid, per chiudere il periodo di quarantena stessa (entro 24 ore riceveranno in modalità automatica dall’azienda sanitaria il referto di chiusura del caso e la riattivazione del Green pass)”. Test rapido che si può ripetere, se positivi, rispettando le indicazioni per l’isolamento in base al proprio stato (terza dose, guarigione, completamento ciclo vaccinale primario sempre da meno di 4 mesi).

(Gianfranco Salvatori)

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