“Quanti sono i parti non programmati avvenuti fuori dall’ospedale nel 2018 nella provincia di Reggio Emilia?”. La domanda la pone Gabriele Delmonte (Ln) attraverso un’interrogazione dove racconta ‘l’avventura’ di una donna di 39 anni di Toano, nell’Appennino reggiano, che lo scorso mercoledì (19 dicembre) ha partorito all’interno dell’ambulanza all’altezza di Castellarano sul ponte della Veggia.
“Nella notte del 19 dicembre verso le 3- scrive Delmonte- sull’Appennino Reggiano, una donna ormai giunta al termine della sua seconda gravidanza, iniziando ad avere le contrazioni, ha allertato il 112 e il personale sanitario per richiedere assistenza. All’arrivo dell’ambulanza la signora è stata presa in carico dal personale a bordo e, vista l’imminenza del parto, si è diretta verso l’ospedale di Sassuolo, più vicino rispetto a quello di Reggio Emilia e quindi raggiungibile più velocemente. Alle 7.15 la donna ha partorito sul mezzo”.
L’evento ha avuto un epilogo positivo “ma ha messo in luce- continua Delmonte- ancora una volta l’importanza di un presidio pediatrico e ginecologico in montagna, che avrebbe potuto accogliere in poco tempo la donna aiutandola in un parto ospedaliero”.
Delmonte chiede quindi “quale tipologia di personale sanitario fosse presente sull’ambulanza intervenuta per soccorrere la donna”.
(Andrea Perini)


